Allergologia

 

L’allergia è una malattia dovuta alla sintesi, da parte del sistema immunitario, di particolari anticorpi (reagine o IgE) nei confronti di sostanze abitualmente innocue (allergeni), come ad esempio i pollini. L’allergologia è la branca medica che si occupa di diagnosticare e quindi prevenire e curare queste malattie.

Le patologie allergiche sono molto diffuse, interessando circa il 15-20% della popolazione nei paesi industrializzati; sono sicuramente favorite dall’inquinamento ambientale, dallo stile di vita “occidentale”; limitano in modo significativo la qualità della vita e sono responsabili di un progressivo incremento dei costi sociali sia diretti (farmaci, visite, ricoveri) che indiretti (scarso rendimento lavorativo, assenze).

 

Dal punto di vista pratico gli allergeni possono essere suddivisi in allergeni da inalazione (pollini, acari delle polveri domestiche, derivati epidermici degli animali domestici, spore fungine), allergeni alimentari (sostanze proteiche di origine vegetale o animale) e allergeni da iniezione (veleno degli imenotteri o farmaci).

Tra i fattori che concorrono a determinare la comparsa delle manifestazioni allergiche la predisposizione genetica è ormai unanimemente accettata, è stato osservato infatti che da genitori allergici le manifestazioni allergiche si osservano nel 60-80% dei figli, quando è allergico un solo genitore ciò si verifica nel 20-40% dei figli.                                                                                                        Nello sviluppo delle malattie allergiche un ruolo altrettanto importante è svolto dai fattori ambientali, sia nella comparsa che nella gravità della malattia. Cioè soggetti predisposti per un particolare corredo genetico vanno incontro alla malattia in presenza di condizioni ambientali favorenti.

Una volta che queste sostanze inducono una malattia allergica i sintomi variano da sintomi lievi, solamente fastidiosi a sintomi importanti che possono mettere in pericolo la vita del paziente. I sintomi possono interessare vari distretti, respiratorio (rinite, asma), cutaneo/mucoso (con eruzioni cutanee a tipo pomfi, eczemi, maculo-papule e gonfiore), gastroenterico (nausea, vomito, dolori addominali e diarrea). In alcuni casi, le allergie possono scatenare una reazione sistemica potenzialmente fatale chiamata shock anafilattico.

Il percorso diagnostico per un disordine allergologico, o presunto tale, deve obbligatoriamente iniziare con una accurata raccolta della storia clinica del paziente. Questa prima fase anamnestica, necessaria per tutte le allergopatie, è ancora più importante in molte forme di reazioni da farmaci o da alimenti, nelle quali spesso le metodologie diagnostiche in vivo e in vitro sono di scarso aiuto e l’anamnesi resta l’unico mezzo valido per stabilire un rapporto di causa/ effetto con qualsiasi allergene.

La visita allergologica viene eseguita dal medico specialista allergologo ed inizia con la descrizione dei sintomi per i quali la visita stessa è stata prenotata. Ulteriori approfondimenti riguardano alcuni dettagli sui sintomi: quando sono iniziati, se sono sintomi saltuari o persistenti, se sono presenti solo in certi periodi dell’anno e se si manifestano in circostanze specifiche, come ad esempio in presenza di animali domestici, con un determinato alimento o dopo aver assunto un farmaco. La visita può essere integrata con l’esecuzione di test cutanei con estratti allergenici o con alimenti freschi e, se necessario, con la richiesta di un prelievo di sangue per accertamenti di laboratorio. A volte, come approfondimento diagnostico, ci si avvale anche delle prove allergologiche cutanee mediante applicazione di Patch test (le sostanze sospette vengono poste a contatto della cute, mediante particolari cerotti, per 48 ore).

 

Così facendo sarà possibile identificare la causa della malattia e quindi impostare il trattamento opportuno, rappresentato in prima istanza dall’eliminazione dell’allergene causa della malattia; questo non è sempre possibile, in questi casi verrà prescritta una terapia farmacologica sintomatica e in certe situazioni, come l’allergia respiratoria, sarà possibile effettuare anche una terapia diretta verso la causa della malattia con trattamenti di Immunoterapia Allergene Specifica (“vaccini”).