Novità: l’esame della Polisonnografia all’Istituto Palloni
La polisonnografia cardiorespiratoria è un esame diagnostico fondamentale per individuare patologie respiratorie legate al sonno, come la Sindrome delle Apnee del Sonno (OSAS). Questo monitoraggio non invasivo registra vari parametri fisiologici durante il riposo notturno, tra cui il livello di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca e la respirazione, permettendo una valutazione accurata e il follow-up dei pazienti.
In questo articolo scopriamo di più su questo esame.
Cosa è la polisonnografia?
Il monitoraggio cardiorespiratorio, noto anche come polisonnografia cardiorespiratoria, è l’indagine del sonno cardine per la diagnosi delle patologie respiratorie correlate al sonno. È l’esame di gran lunga più usato nei laboratori del sonno per fare sia diagnosi di Apnee del Sonno sia per stimarne la gravità. Permette inoltre di stimare altri essenziali parametri oltre ad AHI, come gli episodi di desaturazione ossiemoglobinica (ODI) e la durata dell’ipossiemia (CT90) nel sonno. È un esame non invasivo e viene seguito per monitorare durante il riposo notturno una serie di parametri fisiologici tra cui il livello di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca e la respirazione, il russamento notturno, la posizione durante il sonno, ecc.
Quando è consigliato?
Il montoraggio cardiorespiratorio viene eseguita in quei soggetti in cui si sospetta la presenza di disturbi respiratori del sonno.
In particolare la Sindrome delle Apnee del Sonno (OSAS) ha clinica aspecifica, propria di ogni condizione clinica e comportamentale caratterizzata da cronica deprivazione di sonno. I soggetti con OSA possono presentare sintomi notturni (quali russamento, risvegli con senso di soffocamento, nicturia…) e/o sintomi diurni (cefalea al risveglio, astenia, deficit dell’attenzione e/o vigilanza, eccessiva sonnolenza). OSA, nelle forme non trattate, sovente determina compromissione della qualità di vita e, almeno per le variati severe, un fattore di rischio indipendente per eventi avversi respiratori, cardio- e cerebrovascolari, incidenti stradali e sul lavoro e mortalità.
La sola anamnesi e visita medica non consentono da soli diagnosi certa di OSA, ma è essenziale per un appropriato consiglio terapeutico almeno in forme lieve-medie.
Il monitoraggio cardiorespiratorio completo è una metodica di valutazione strumentale accettata dalle linee guida internazionali per la diagnosi di OSAS. Può essere inoltre utilizzata per un controllo nel follow up dei pazienti o per selezionare i pazienti per ulteriori indagini strumentali essendo un esame molto semplice da effettuare e poco costoso.
L’esame inoltre può essere utilizzato anche per il follow-up o l’efficacia dei trattamenti terapeutici.
Come viene effettuato l’esame della polisonnografia?
L’esame viene effettuato previo montaggio della apparecchiatura presso ambulatorio o presso il domicilio del paziente.
L’esecuzione dell’esame a domicilio risulta una condizione favorevole perché permette al paziente di riposare tranquillamente in condizioni simili a quelle di ogni notte mentre il dispositivo registra durante le fasi di sonno.
Al mattino la strumentazione viene riconsegnato per effettuare la analisi dei dati.
Valutazione post-esame:
Una volta analizzati i dati e qualora questi evidenzino la presenza di disturbi respiratori del sonno, il percorso diagnostico-terapeutico di OSA può richiedere il coinvolgimento di varie figure specialistiche come il neurologo, otorino, odontoiatra, cardiologo, endocrinologo e chirurgo bariatrico, ma lo pneumologo ha un ruolo essenziale perché la terapia di scelta, almeno nelle forme gravi, consiste in un regolare terapia domiciliare con CPAP
Esistono vari approcci terapeutici di OSA, che possono anche combinarsi, fra cui quello comportamentale orientato specie al calo ponderale negli obesi; terapia posizionale e/o protesico-ortodontica e/o chirurgica; terapia ventilatoria abitualmente con CPAP
Vi è consenso che la terapia di elezione in forme clinicamente significative di OSA è quella con CPAP. Sebbene non vi sia pieno consenso su quando prescrivere CPAP, questo avviene abitualmente in soggetti con OSA grave e in forme di grado medio o talora lieve se concomita elevata sonnolenza diurna (valutata con EES >10) e compromissione rilevante nella qualità di vita. L’appropriata prescrizione di CPAP avviene al termine del cosiddetto adattamento e titolazione, con cui si intende il percorso, spesso tutt’altro che semplice, in cui l’utente impara a gestire e rendersi autonomo nell’uso della CPAP e il laboratorio individua la pressione ottimale di lavoro di CPAP (di solito il valore minimo in grado di ridurre AHI (ODI)<5/h).
Dove effettuare questo esame?
Sarà possibile effettuare l’esame della polisonnografia presso il nostro Istituto a Montevarchi.
Articolo a cura del Dott. Matteo Fanetti, specialista in Malattie dell’Apparato Respiratorio